Cos'è la cheratopatia bollosa pseudofachica?
La cheratopatia bollosa è una patologia caratterizzata dalla formazione di piccole vescicole (bolle) sulla
cornea a causa della perdita della funzione endoteliale corneale. I fattori che ne predispongono l'insorgenza sono la fase avanzata della
distrofia endoteliale del Fuchs o l'intervento di cataratta che dura più a lungo del dovuto e le complicanze durante l'intervento, dove le cellule endoteliali vengono irreversibilmente danneggiate (le cellule che mantengono la trasparenza della cornea).
Quali sono i sintomi della malattia?
La cheratopatia bollosa causa il calo di acutezza visiva, il senso di un corpo estraneo, il dolore, il rossore e la lacrimazione dell'occhio. La diagnosi accurata viene fatta con aiuto di un biomicroscopio che permette la visualizzazione dell'edema corneale, la trasparenza diminuita e le bolle. La misurazione dello spessore della cornea usando la tomografia a coerenza conferma la diagnosi.
I metodi di cura:
La terapia consiste nel uso di colliri per la lubrificazione dell'occhio, le lenti morbide terapeutiche ed il trapianto della membrana amniotica per proteggere le fibre nervose esposte.
Il meccanismo esatto in cui la membrana amniotica funziona non è del tutto chiaro però è stato provato che induce la crescita delle cellule endoteliali, previene l'infiltrazione delle cellule e riduce l'apoptosi dei cheratociti. La cheratoplastica lamellare posteriore viene effettuata nei pazienti dove non tutto lo spessore della cornea è stato colpito mentre la cheratoplastica perforante viene usata nei casi gravi dove la cornea è stata irreversibilmente opacizzata.